Nel 19xx, un terribile terremoto colpisce la regione giapponese del Kanto e la capitale Tokyo, rendendole un territorio devastato e inabitabile e causando milioni di vittime.
Chi è riuscito a sopravvivere, si ritrova bloccato in quello che una volta era il Kanto, e ora è un inferno in terra, isolato dal resto del Giappone, per i cui abitanti è come se quei territori e chi ci vive ancora non esistessero più.
Li ora vige la legge del più forte, la legge della violenza. E proprio di violenza sembra nutrirsi un misterioso personaggio di cui parlano le leggende che si raccontano tra gli abitanti del Kanto. Alto due metri e venti, con i muscoli di un gorilla e le zanne di un lupo. Nei suoi occhi arde un fuoco primordiale, il fuoco della violenza. Proprio dalla violenza e dal suo enorme coltello a serramanico (jacknife) deriva il suo nome: Violence Jack. Si dice che quando passi lui, intere città vengano rase al suolo in poco tempo.
Ryu Takuma era un bambino insicuro e fifone. Ma in segutio al terremoto, dove ha perso i suoi genitori e le sue tre sorelle maggiori, ha trovato la forza di reagire e ora è a capo di un gruppo di bambni che ogni giorno si danno da fare per sopravvivere nella devastazione del Kanto. L'incontro con Jack cambierà per sempre la sua vita.
Violence Jack è forse il manga più difficile di Go Nagai. Difficile da leggere, perchè come il nome del protagonista, è un concentrato di violenza e scene forti, che non possono lasciare indifferenti, ma anche difficile da realizzare per l'autore, che ha impiegato ben diciassette anni (dal 1973 al 1990) per portarlo a termine.
Leggere Violence Jack è si difficile, ma anche appassionante e appagante, perchè nonostante un disegno che agli occhi dei più giovani può sembrare datato, ma che è quello classco di Nagai, non ricchissimo di dettagli, ma funzionale al racconto, ci troviamo di fronte ad una storia che cattura dalla prima all'ultima delle oltre cinquecento pagine di questo primo volume, in un crescendo di disperazione e violenza.
J-Pop presenterà la serie (costituita da 31 tankobon originali) nella nuova e più recente versione, composta da 18 volumi di grandi dimensioni (ognuno corrisponde a circa un volume e mezzo degli originali), che usciranno a cadenza mensile, fino alla conclusione dell'opera, mai pubblicata prima in Italia.
L'edizione J-Pop si presenta come sempre con sovracopertina (a Lucca Comics 2014 ne è stata distribuita una variant a tiratura limitata) e un'ottima rilegatura, che tiene insieme le quasi seicento pagine del volume consentendo di sfogliarlo senza problemi e senza sciuparsi. Ben fatto l'adattamento italiano.
Si ringrazia J-Pop.
|