Non tutti lo sanno, ma a Tokyo c'è una suola che si chiama Harenchi Gakuen – La Scuola Senza Pudore. Qui i professori e il resto del personale scolastico sono in perenne lotta con gli studenti, a colpi di dispetti “piccanti”, ripicche e ricatti.
A capo degli studenti c'è Yaohachi Yamagishi, il più forte e temerario di tutti, che insieme al suo braccio destro Vicolo Cielo (traduzione letterale del suo cognome, Fukurokoji) e alla bella Mitsuko Yagyu guidano le rivolte contro gli insegnanti, a loro volta capeggiati dal professor Fujimura, detto il Godzilla Barbuto, e dal professor Nospad (chiamato così perché indossa sempre abiti con la pubblicità del supermercato Nospad).
Harenchi Gakuen è considerato il primo manga “ecchi” per le scene piccanti che propone (anche se mai esplicitamente sessuali), tanto che Shueisha dovette interromperlo per le proteste delle associazioni dei genitori. Ma l'opera di Go Nagai fece davvero scuola, e dalla sua uscita in poi, ogni manga o anime di quel periodo conteneva qualche scena ammiccante.
Il tratto di Nagai è semplice ma curato, le storie possono essere veri e propri sketch di poche pagine o intricati giochi di botta e risposta tra studenti e insegnanti che durano alcuni interi capitoli. Go Nagai non si piega a nulla, e non guarda in faccia nessuno, con uno humor irriverente e sferzante, che cattura e diverte dalla prima all'ultima pagina, nonostante siano passati quasi cinquant'anni dall'uscita del manga.
J-Pop ce lo propone in un'edizione in corposi volumi con sovracopertina. Ottimo il lavoro svolto in fase di adattamento, perché oltre a stare attenti a non compromettere alcune battute nel passaggio dal giapponese all'italiano, la terminologia giapponese, a volte molto particolare, con doppi sensi e allusioni a personaggi, situazioni e folklore giapponese, viene sempre accuratamente spiegata, con note all'interno nella pagina stessa o attraverso le l'approfondimento nelle ultime pagine del volume.
Si ringrazia J-Pop.
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