Benvenuti a casa Yamada, dove farete la conoscenza di un tipico nucleo familiare giapponese, con tutti i suoi problemi quotidiani, le liti, le feste, il lavoro. C’è Takashi, il capo famiglia, impiegato con la speranza di promozione a capo reparto, che quando arriva a casa passa il tempo a leggere il giornale e guardare la TV. Poi c’è mamma Matsuko, casalinga pasticciona, che sa cucinare solo il curry e combina un guaio dietro l’altro. Noboru è il primogenito, studente con voti non altissimi, tenta continuamente di trovarsi una fidanzata e non vede l’ora di prendere il posto di suo padre come capo famiglia per farsi obbedire dagli altri. La piccola Noboru è una bambina gioiosa, che ama giocare e disegnare. E infine c’è nonna Shige, che sprona continuamente sua figlia Matsuko per evitarle di combinare pasticci e che spesso critica il genero. Il suo piatto forte è il sushi, ma non sempre le va di cucinarlo. Ma nonostante tutti i problemi che la vita ci mette di fronte ogni giorno, nonostante le liti che possono capitare, l’importante è restare uniti per affrontare la vita insieme.
Questi sono gli Yamada, una famiglia tipo del Giappone di fine anni ‘90, che Isao Takahata ha voluto farci conoscere in un film ispirato direttamente al manga “Nonochan” di Hisaichi Ishii, un manga di genere yonkona, ovvero delle strisce umoristiche di quattro vignette ciascuna (“yon” si traduce 4). E proprio allo stile delle vignette umoristiche si rifà il disegno dell’anime, caratterizzato da un tratto molto semplice, con fondali essenziali, spesso appena accennati, e una colorazione ad acquerello realizzata con l’ausilio del computer. Uno stile molto simile a quello che Takata ha ripreso recentemente ne “La Storia della Principessa Splendente”. I miei vicini Yamada è a tutti gli effetti il primo film in computer grafica dello Studio Ghibli.
Per quanto riguarda l’adattamento italiano, il linguaggio è sempre eccessivamente forbito ed elaborato con forme lessicali auliche inutili e che rendono difficile seguire alcuni passaggi, mentre altri risultano imbarazzanti da ascoltare per quanto risultano ridicoli.
L’Edizione Blu-Ray
Il particolare stile del disegno del film non rende semplice dare un giudizio sul comparto video. L’immagine presenta una definizione impeccabile e una resa dei colori naturale e mai eccessivamente satura. Le tinte pastello acquerellate sono rese in modo esemplare.
L’audio è presentato con codifica in alta definizione a 5.1 canali. Il film è basato principalmente sui dialoghi, ben riprodotti dal centrale, mentre agli altri canali è riservata la riproduzione delle musiche e di qualche effetto ambientale. I contenuti extra comprendono lo speciale dietro le quinte “I Segreti di I Miei Vicini Yamada”, con interviste anche ad Hayao Miyazaki e Isao Takahata, lo storyboard e il trailer.
|