Dopo aver sconfitto Hades, Pegasus, in seguito alla maledizione del Signore degli Inferi, giace in stato catatonico su una sedia a rotelle, accudito da Lady Isabel.
Improvvisamente si presentano al loro cospetto gli angeli di Artemide, inviati dalla dea sorella di Atena ad uccidere Pegasus, in quanto macchiatosi si oltraggio verso gli Dei.
Lady Isabel salva il suo cavaliere, ma di fronte ad Artemide in persona promette di sacrificare la sua natura divina, la sua vita e il suo ruolo di protettrice dell’umanità, lasciando il suo scettro alla sorella, in cambio della vita di Pegasus e degli altri cavalieri.
Quando Pegasus si ritrova solo, riacquista improvvisamente i sensi e si trova di fronte Castalia, che gli dice che Atena è in pericolo e di recarsi al Grande Tempio per saperne di più. Una volta li, il cavaliere viene attaccato dai suoi ex-compagni Tisifone, Unicorno e Aspides, intenzionati a far rispettare il volere della loro nuova dea, Artemide. Per Pegasus e compagni inizia così un nuovo cammino di lotta e sofferenza, che li porterà ancora una volta ad affrontare una divinità a rischio della loro vita.
Questo film nasce dall’idea di garantire un sequel al manga, esattamente dal punto dove si era interrotto, e con l’intento di essere l’inizio di una nuova saga, che avrebbe portato i cavalieri di Atena ad affrontare Zeus e gli altri Dei dell’Olimpo. Ma i contrasti tra Masami Kurumada e il regista Yamaguchi hanno portato non solo a un finale raffazzonato, frettoloso e poco chiaro, ma a un insuccesso al botteghino che non ha portato alla produzione del resto della saga, spostando l’attenzione dell’autore su altre vicende, e lasciando “Le porte del paradiso” come opera fine a se stessa. Il film in sé tecnicamente è abbastanza ben confezionato, con l’aggiunta della computer grafica alle animazioni tradizionali, anche se si nota che in alcuni passaggi i disegni secondari sono poco curati e mal finiti. Inoltre la trama ripercorre lo stesso schema tipico dei Cavalieri dello Zodiaco da oltre trent’anni, con Atena in pericolo e i suoi cavalieri che la vanno a salvare contro tutti e tutto. Decisamente poco appetibile per chi ha già visto e letto tutto dei Saint Seiya.
Il doppiaggio italiano utilizza ancora una volta le voci e i nomi che fanno la gioia dei fan del bel paese da tanti anni.
L’Edizione
Yamato Video confeziona per questo quinto film cinematografico dei Saint Seiya un’edizione limitata contenente sia la versione DVD che quella Blu-Ray del film. Quest’ultima, oggetto di questa recensione, si presenta con un comparto video decisamente convincente in termini di definizione e cromatismo. Solo in rari passaggi e ad una visione critica, si notano alcuni contorni delle figure leggermente frastagliati.
L’audio italiano stereofonico è buono e pulito, ma decisamente meno coinvolgente di quanto ci si aspetterebbe (vedi Ninja Scroll), complice soprattutto un subwoofer non molto impegnato.
Come unico extra è presente un libretto a colori con una galleria fotografica. Il film è distribuito in esclusiva da Yamato Video presso il suo negozio di Milano, il suo sito o allo stand nelle fiere.
|