Kazuhiro Fujita al press cafè di Lucca Comics 2016 |
![]() |
Scritto da Andrea "Ryo" Consonni, Shinji |
Sabato 29 Ottobre 2016 10:26 |
|
Conferenza stampa di Kazuhiro Fujita a Lucca Comics And Games 2016 |
---|
Il sensei Kazuhiro Fujita, autore di Ushio e Tora e Karakuri Circus, ha incontrato la stampa presente al Press Cafè.
KF
Domanda Nel 1996 si è concluso Ushio e Tora. A distanza di venti anni, lo rifarebbe uguale? Cambierebbe qualcosa?
Domanda
KF
Domanda Dove viene l’idea della combinazione tra marionette e circo alla base di Karakuri Circus?
KF Io volevo una storia con una ragazza che trasmettesse un senso di protezione verso un bambino. Per quanto riguarda le marionette, erano già apparse in Ushio e Tora, e mi erano piaciute. L’idea del circo viene dal fatto che spesso vengono usate le marionette, e il loro movimento ricorda quello di un mago, trasmette un senso di magia.
Domanda Alla base di Ushio e Tora è evidente un lavoro di ricerca sulla storia e la mitologia giapponesi. Come ha fatto?
KF In realtà non ho fatto un grande lavoro di ricerca. In Giappone c’è una grande tradizione di mostri. E hanno un forte legame con la storia del paese. Queste storie mi venivano raccontate dai miei genitori da bambino, e siccome le ho sempre amate, le ho inserite nel manga. Voi che lo avete letto, come lo avete interpretato il mostro? Io quando ho scritto il manga non sapevo che sarebbe stato letto anche al di fuori del Giappone.
Domanda E’ consapevole che il suo lavoro in Italia ha avvicinato moltissime persone al Giappone, che prima non conoscevano questo genere di cose? KF In Giappone ci sono moltissimi mangaka, tra cui molti che vogliono emergere. Io ho disegnato il manga per far divertire i lettori di Shonen Sunday, dove era pubblicato. Non pensavo minimamente che sarebbe stato pubblicato all’estero e quale effetto avrebbe avuto per lettori stranieri.
Domanda La profondità delle emozioni che ha suscitato con la sua opera ha suscitato l’interesse dei lettori italiani.
KF Io ho solo disegnato il manga… In Giappone ci sono molte fiabe per bambini, quindi si è avvezzi alle storie di mostri sin dall’infanzia.In Italia come funziona? Datemi qualche idea, potrei inserirla in un nuovo manga! In Karakuri Circus, le marionette sono più note anche in occidente. Ma non capisco come avete fatto ad apprezzare i mostri di Ushio e Tora. Mi viene da piangere a pensare con quanta passione lo avete letto.
Domanda KF Rispetto a venti anni fa, non sono cambiate l’attesa e la passione dei lettori.
Domanda nel 2012 ha partecipato a due raccolte fondi per il terremoto. Una una sfida di disegno con il sensei Shimamoto, l’altra con una storia inedita di Ushio e Tora. Come mai ha scelto proprio quel manga? |
Credo fosse quello più conosciuto e apprezzato. Ho saputo anche del terremoto che ha colpito di recente l’Italia. Quando capita uno pensa “perchè doveva capitare a me”? I mostri di Ushio e Tora, che normalmente potrebbe far paura, sono un modo per esorcizzare la paura e dire “forza reagite”.
Domanda
Shimamoto sensei ha inserito nel suo manga Comic Bomber un personaggio che la rappresenta. Le piace come è stato rappresentato?
KF
Conosci bene i manga! Conoscete Shimamoto anche in Italia?
E’ una persona molto divertente. Anche se volessi lamentarmi di come sono stato rappresentato, non potrei, perché lui è il mio senpai. Un mio personaggio è ispirato a lui, quindi è una sorta di botta e risposta.Se hai domande per Shimamoto, dimmele che gliele riporto!
Domanda
Qualche manga attuale che apprezza? Chi potrebbe essere un suo erede?
KF
Io non sono il top di tutti i mangaka.
A me piacciono i manga che disegno io. Mi piacciono moltissimi disegnatori.
Ad esempio Mori Kaoru, che è anche lei qui a Lucca.
Io disegno manga d’azione, ma trovo eccezionale come riesce a suscitare delle emozioni così forti con quel genere di storie.
Altre volte ad esempio mi capita di vedere un manga dello stesso genere dei miei e mi trovo a pensare “maledetto, questo avrei voluto farlo io!”
Domanda
Ci parli della creazione di Moonlight Act. Da dove viene l’idea?
KF
E’ una sorta di ritorno alle storie di quando ero bambino a cui accennavo prima. Soprattutto i primi tre volumi.